mercoledì 2 marzo 2016

Recensione:La principessa sposa(The princess bride) di William Goldman

Ciao a tutti ragazzi/e!
Lo so che è da un mese che non aggiorno il blog,tuttavia non riesco più ad aggiornarlo come vorrei,spero di riuscire a trovare il tempo per curarlo magari con molti più post e una nuova grafica. 
Tuttavia oggi vi parlerò di un libro molto famoso che spero possiate scoprire.


-TRAMA:
Un celebre sceneggiatore è disperatamente a caccia di una copia del romanzo chiave della propria infanzia. Quel romanzo gli aveva spalancato orizzonti impensati, rivelato uno strumento strepitoso: la lettura. Darebbe un occhio pur di trovarlo, vorrebbe regalarlo al figlio viziato e annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando ne agguanta una copia, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre. Decide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la "parte buona". La magia si realizza. Il risultato è straordinario. Si parte da una cotta clamorosa, un amore eterno tra un garzone di stalla e la sua splendida padrona, che sembra naufragare a causa di una disgrazia marittima. C'è poi il di lei fidanzamento con un principe freddo e calcolatore. Poi c'è un rapimento, un lungo inseguimento, molte sfide: il ritmo cresce, l'atmosfera si arroventa. Il trucco della riscrittura arricchito da brillanti "fuori campo" dell'autore - l'incanto di personaggi teneri o diabolici, i dialoghi perfetti, fanno crescere il romanzo a livelli stellari. Disfide, cimenti, odio e veleni, certo. Ma anche vera passione, musica, nostalgia.
-Edizione:Copertina rigida[329 pagine]
-Prezzo:17,00
 -Casa editrice:Marcos Y Marcos (Data d'uscita in Italia:29  marzo 2007)

Scherma. Lotta. Tortura. Veleno. Vero amore. Odio. Vendetta. Giganti. Cacciatori. Uomini malvagi. Uomini buoni. Belle dame. Serpenti. Ragni. Bestie di ogni natura e tipo. Dolore. Morte. Uomini coraggiosi. Uomini codardi. Uomini più forti. Inseguimenti. Fughe. Menzogne. Passione. Miracoli.

Ecco le venticinque parole con cui Goldman definisce il suo romanzo e solo questo basterebbe in ogni caso a far crescere in voi,un po' di curiosità per questo,ma probabilmente lo conoscete già. O l'avete già letto. Oppure avete visto la famosissima trasposizione cinematografica.
Tuttavia,per quanto mi riguarda,la verità è che non ne avevo mai sentito parlare di questo libro,infatti ne ho iniziato la lettura completamente all'oscuro,sapendo pochissimi tratti della trama che si sarebbe delineata durante il corso della narrazione.
Ma antecedentemente al primo capitolo ad aspettarmi c'era un particolare avvenimento narrato dall'autore in cui spiega il perché della ri-scrittura di questo libro. E potrei solo suggerirvi di leggerla,perché ne ho adorato ogni più singola parola. In quelle quaranta pagine Goldman ha espresso perfettamente i sentimenti che si provano per il nostro libro preferito,o almeno per me è stato così,l'ho trovato così vero,così simile a me,così meravigliosamente bellissimo leggere di una persona che ama leggere. E'stato un po' conoscere una sfaccettatura dell'autore prima di iniziare la lettura.
E adesso finalmente posso riversare i miei pensieri sparsi su questa storia... Prima di tutto,vorrei partire dalla struttura con cui è narrato,è davvero particolare e geniale. Trattandosi di una riscrittura,l'autore a volte interviene nel testo attraverso il corsivo o parlando (tra parentesi) aggiungendo il perché egli abbia tagliato quella parte,o inserendoci degli ironici commenti. A parer mio,hanno reso l'opera davvero originale. La narrazione in realtà si basa su due storie che si andranno poi in seguito ad intersecare fino ad arrivare alla splendida conclusione. Protagonisti della prima storia sono Buttercup e Westley,due personaggi che io ho adorato ma ancor più che presi singolarmente,ho amato leggere di loro due assieme come coppia,che non è la classica ripiena di stereotipi ma anzi,è particolare,dolce senza essere melensa e soprattutto è un amore tangibile,un amore che potrebbe essere molto verosimile all'amore tra due ragazzi a quel tempo.
Mentre sommo protagonista della seconda storia è sicuramente Inigo Montoya. Ho apprezzato
che l'autore ne abbia presentato la caratterizzazione attraverso flashback,ma questo espediente narrativo è usato anche per i personaggi minori della seconda storia,il che non ho potuto che apprezzare,dato che le storie non erano banali ma invece,molto interessanti da scoprire.
Ciò che io penso sia il lato che mantenga in piedi tutta la storia e che la rende stupenda è lo stile di scrittura. L'ho trovato piacevole,scorrevole ma soprattutto magico. Direi che non potevo trovare aggettivo più azzeccato dato il contesto in cui siamo,ma ciò che intendo dire è che lo stile di Goldman attrae completamente permettendo una lettura vorace,ma quello che più mi ha stupito è il fatto che l'autore potrebbe parlare di qualsiasi cosa anche riguardo cose che non ci interessano,ma riesce a tenerci attaccati alle pagine e farci sfogliare il libro fino all'ultima pagina.
L'unica nota negativa,se così vogliamo chiamarla,è la narrazione del capitolo 7 che ho trovato più lenta e sinceramente non necessaria,avrei preferito che gran parte fosse tagliata,e in seguito raccontata dall'autore attraverso i suoi interventi,ma a parte ciò io penso che sia una lettura da fare,è una lettura leggera ma alternativa che vi accompagnerà in una giornata,rallegrandola.
4 STELLE

2 commenti:

  1. come te non lo conoscevo... né ne ho visto il film! Però mi hai incuriosita!

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    1. Mi fa piacere che ti abbia incuriosita,il film non l'ho ancora visto conto di recuperarlo appena posso :)

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